15° Torneo di calcio a 5 - memorial "rinaldo baracchetti"
Domenica 17 Giugno, nella cornice del centro Sportpark di Vedano al Lambro, si è svolta la 15° edizione del torneo di calcio a 5 Memorial "Rinaldo Baracchetti” per le sezioni arbitrali.
L’appuntamento che chiude ufficialmente l’attività della stagione sportiva 2017/18 ha visto sfidarsi sui campi di gioco le formazioni di 8 sezioni, nel dettaglio si sono affrontate insieme ai padroni di casa di Monza le squadre di Legnano, Pavia, Treviglio, Chiari, Seregno, Pinerolo e Nichelino. Al termine di una combattuta finale si è aggiudicata il titolo di campione del 15° Torneo di calcio a 5 Memorial "Rinaldo Bracchetti", la sezione di Legnano che ha prevalso ai tiri di rigore sulla sezione di Nichelino. Per la nostra squadra invece la manifestazione si è chiusa con un 7° posto al termine della gara conclusiva che ci ha visti vincitori per 1-0 contro la Sezione di Chiari. La prestazione è forse stata al di sotto delle aspettative iniziali, ma il risultato non eccelso non ha comunque intaccato lo spirito del gruppo che era improntato soprattutto a trascorrere una giornata di divertimento e di aggregazione tra associati. Unica nota stonata della giornata, l’infortunio del nostro collega Daniele Casamassima, al quale facciamo un grosso in bocca al lupo per una pronta guarigione in attesa di rivederlo prontamente sui campi di gioco. Un ringraziamento speciale va alla sezione di Monza per l'organizzazione e per l'ospitalità. |
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filippo meli a pavia
Lunedì 23 Febbraio la sezione di Pavia ha avuto un’occasione estremamente preziosa e rara, la visita di Filippo Meli, assistente parmigiano in forza alla CAN A e nominato internazionale già nel 2015.
Nell’ambito delle visite nazionali alle sezioni, Meli ha tenuto una lezione per tutti i nostri associati, che hanno risposto riempiendo completamente la sala dei locali di Via Genova. Introdotto dal Presidente della nostra sezione Gianmario Sordi, Meli si è immediatamente posto sullo stesso livello della platea di giovani arbitri che aveva davanti, cancellando così quella riverenza che si deve a un ospite del suo calibro. |
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Fin da subito si è capito che non sarebbe stata una lezione come molte altre, non sarebbero passate le immagini di partite di Serie A e avrebbero avuto meno spazio i racconti o gli aneddoti da chi fa parte del mondo del calcio televisivo, spesso molto distante da quello dei nostri campi, in provincia, come in regione. Meli ha deciso infatti di concentrare la sua lezione sul racconto di come si possa effettivamente fare a raggiungere obiettivi e traguardi impegnativi come i suoi.Questi infatti possono essere alla portata di tutti, ma è necessario focalizzarsi su cosa può davvero permettere di distinguersi, visto che questa carriera può diventare estremamente competitiva.
Quello che forse stupisce di più è che non si è parlato di nulla di straordinario o particolarmente difficile, ma la tesi sostenuta da Meli è che le caratteristiche più importanti siano valori riferibili a qualsiasi aspetto della vita come il rispetto e la serietà. Proprio questi permettono a un arbitro capace e ambizioso di mostrarsi sempre impeccabile e preparato, qualsiasi possano essere le difficoltà. Infatti è evidente che la nostra carriera ha di fronte a sé possibilità di grandi soddisfazioni, ma allo stesso modo è necessario saper affrontare ostacoli e momenti difficili che sono fisiologici e rischiano di compromettere tutto ciò. In questi momenti è necessario che l’arbitro abbia in sé anche altro oltre a quello che mostra in partita, che sappia affrontare tutto ciò anche personalmente.
Così in breve Meli ha provato a raccontarci quelli che sono stati i suoi passi dalla sua prima partita all’esordio in Serie A, fino all’Europa League e gli incontri internazionali, attraversando tutte le nostre categorie, regionali e anche nazionali minori.
Quello che forse stupisce di più è che non si è parlato di nulla di straordinario o particolarmente difficile, ma la tesi sostenuta da Meli è che le caratteristiche più importanti siano valori riferibili a qualsiasi aspetto della vita come il rispetto e la serietà. Proprio questi permettono a un arbitro capace e ambizioso di mostrarsi sempre impeccabile e preparato, qualsiasi possano essere le difficoltà. Infatti è evidente che la nostra carriera ha di fronte a sé possibilità di grandi soddisfazioni, ma allo stesso modo è necessario saper affrontare ostacoli e momenti difficili che sono fisiologici e rischiano di compromettere tutto ciò. In questi momenti è necessario che l’arbitro abbia in sé anche altro oltre a quello che mostra in partita, che sappia affrontare tutto ciò anche personalmente.
Così in breve Meli ha provato a raccontarci quelli che sono stati i suoi passi dalla sua prima partita all’esordio in Serie A, fino all’Europa League e gli incontri internazionali, attraversando tutte le nostre categorie, regionali e anche nazionali minori.
corso arbitri 2016/2017
La sezione di Pavia ha il grande piacere di dare il suo benvenuto agli associati che hanno sostenuto con successo gli esami dell’ultimo corso arbitri e si uniscono ora ai 120 già effettivi. Gli esami sono stati svolti nel mese di Febbraio 2017 nei locali della sezione AIA di Pavia in Via Genova davanti alla Commissione presieduta dall’Arbitro Benemerito Edoardo Piazza, componente del Settore Tecnico e associato della sezione lombarda di Saronno. Dopo un corso che è durato da ottobre a dicembre e una preparazione che ha previsto anche lezioni sul campo, sono pronti per l’esordio i 15 nuovi arbitri:
Bevilacqua Davide
Biada Njamen Annie Christelle
Cicognini Domenico
D’Abrusco Fulvio
Di Trani Giacomo
Gullo Carmelo
Moraru Iosif
Kengne Nde Guylein Anthony
Lombroni Matteo
Miglio Samuele
Sacchi Tacconi Manuel
Simone Marco
Talle Affo Rogers Stephane
Tchunte Noumbidsi Wilfried Blondel
Xhepa Edon
Questo corso è stato molto importante perché ha permesso di dimostrare che l’interesse per questa attività è vivo ed è fondamentale continuare a puntare sulla formazione di nuovi arbitri.
In questo caso il punto vincente è stato il tentativo di avvicinare a quest’associazione i più giovani con un lavoro di presentazione e testimonianza, attraverso la presenza in varie sedi e una comunicazione efficace.
L'appuntamento va ora al corso del prossimo anno con la speranza di poter continuare in questo solco tracciato e attrarre sempre più ragazzi verso la nostra attività.
A tutti i nuovi arbitri va il nostro augurio più sincero perché abbiano l’occasione di apprezzare tutte le soddisfazioni che questa associazione riserva sempre a tutti noi.
Bevilacqua Davide
Biada Njamen Annie Christelle
Cicognini Domenico
D’Abrusco Fulvio
Di Trani Giacomo
Gullo Carmelo
Moraru Iosif
Kengne Nde Guylein Anthony
Lombroni Matteo
Miglio Samuele
Sacchi Tacconi Manuel
Simone Marco
Talle Affo Rogers Stephane
Tchunte Noumbidsi Wilfried Blondel
Xhepa Edon
Questo corso è stato molto importante perché ha permesso di dimostrare che l’interesse per questa attività è vivo ed è fondamentale continuare a puntare sulla formazione di nuovi arbitri.
In questo caso il punto vincente è stato il tentativo di avvicinare a quest’associazione i più giovani con un lavoro di presentazione e testimonianza, attraverso la presenza in varie sedi e una comunicazione efficace.
L'appuntamento va ora al corso del prossimo anno con la speranza di poter continuare in questo solco tracciato e attrarre sempre più ragazzi verso la nostra attività.
A tutti i nuovi arbitri va il nostro augurio più sincero perché abbiano l’occasione di apprezzare tutte le soddisfazioni che questa associazione riserva sempre a tutti noi.
visita di daniele doveri alla sezione di pavia
Un'opportunità come ne capitano raramente quella che hanno avuto gli associati della sezione di Pavia: la presenza di un arbitro in forze alla CAN A dello spessore di Daniele Doveri tra di loro!
Una lezione che si è voluto tenere in modo informale, nei locali della sezione come le riunioni tecniche che si susseguono durante tutto l'anno per gli associati, per fare in modo che anche questo momento potesse contribuire alla crescita di tutti i giovani che ogni domenica calcano i campi della provincia pavese e della regione. Così Doveri è stato accolto da una folta platea di arbitri e osservatori di ogni categoria, con l'introduzione alla serata del Presidente Sezionale Gianmario Sordi e del suo Vice Emiliano Nascimbene. |
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Già prima che si iniziasse, però, chiunque poteva rendersi conto che non si attendeva un relatore normale, ma che il livello sarebbe stato altissimo. Nessuna aspettativa è rimasta delusa, ma Doveri è riuscito ugualmente a stupire con i suoi modi e con l'argomento stesso della lezione. Quello che più ha colpito gli spettatori è stata infatti l’aria che si respirava, quella della sezione di sempre, delle lezioni settimanali, ma pervasa della straordinarietà di un ospite di questo calibro, che pure non ha fatto altro che favorire questo clima di normalità e confronto.
Dopo l’introduzione, Doveri ha iniziato raccontando in breve la storia della sua carriera dalla sezione e la regione, fino alla CAN A, cercando di dare un’idea del fatto che arbitrare non sia un mestiere, che non si parte con l’idea di arrivare in Serie A. All’inizio deve essere un divertimento, ma la passione invece, nel momento in cui scatta la molla giusta, può, con il massimo dell’impegno, portare a raggiungere risultati eccezionali e quasi insperati. La lezione vera e propria si è svolta con la visione di alcuni video di cui il protagonista era proprio Doveri, dai campi della Serie B a quelli della Serie A, fino alle partite di questa stessa stagione. È stato lui in prima persona a commentare ogni episodio, ogni movimento, cercando in primo luogo di arrivare all’analisi più corretta con l’aiuto dei presenti. Doveri ha poi voluto compiere un passo ulteriore: cercare di dimostrare quanto il ruolo dell’arbitro non si limiti alla perfetta conoscenza del regolamento, ma debba sapersi modellare in ogni situazione, arrivando a capire tutto quello che si sta svolgendo intorno a lui, molto più delle semplici situazioni di gioco.
Partendo dai due fondamenti, le 17 regole e la preparazione atletica, bisogna imparare a comprendere calciatori e situazioni, leggendo quello che succede tra le righe o prevedendo ciò che potrebbe verificarsi, ma soprattutto dimostrando sempre sicurezza e controllo. Diventa fondamentale anche il linguaggio del corpo, mezzo che l’arbitro usa così come fanno i calciatori, più o meno a proprio vantaggio. Bisogna imparare a interpretare questa gestualità e saperla sfruttare, oltre a tutti gli strumenti che già si ha: fischio, richiami e cartellini.
Infine, per Doveri, la consegna da parte di Presidente e Vice di alcuni doni in ricordo della nostra sezione, la felpa da allenamento e qualche prodotto pavese, sentiti omaggi per una lezione che ha lasciato davvero qualcosa nei presenti e ha dato stimolo a tutti gli associati, per cercare di portare un pezzetto di CAN A su tutti i nostri campi.
Dopo l’introduzione, Doveri ha iniziato raccontando in breve la storia della sua carriera dalla sezione e la regione, fino alla CAN A, cercando di dare un’idea del fatto che arbitrare non sia un mestiere, che non si parte con l’idea di arrivare in Serie A. All’inizio deve essere un divertimento, ma la passione invece, nel momento in cui scatta la molla giusta, può, con il massimo dell’impegno, portare a raggiungere risultati eccezionali e quasi insperati. La lezione vera e propria si è svolta con la visione di alcuni video di cui il protagonista era proprio Doveri, dai campi della Serie B a quelli della Serie A, fino alle partite di questa stessa stagione. È stato lui in prima persona a commentare ogni episodio, ogni movimento, cercando in primo luogo di arrivare all’analisi più corretta con l’aiuto dei presenti. Doveri ha poi voluto compiere un passo ulteriore: cercare di dimostrare quanto il ruolo dell’arbitro non si limiti alla perfetta conoscenza del regolamento, ma debba sapersi modellare in ogni situazione, arrivando a capire tutto quello che si sta svolgendo intorno a lui, molto più delle semplici situazioni di gioco.
Partendo dai due fondamenti, le 17 regole e la preparazione atletica, bisogna imparare a comprendere calciatori e situazioni, leggendo quello che succede tra le righe o prevedendo ciò che potrebbe verificarsi, ma soprattutto dimostrando sempre sicurezza e controllo. Diventa fondamentale anche il linguaggio del corpo, mezzo che l’arbitro usa così come fanno i calciatori, più o meno a proprio vantaggio. Bisogna imparare a interpretare questa gestualità e saperla sfruttare, oltre a tutti gli strumenti che già si ha: fischio, richiami e cartellini.
Infine, per Doveri, la consegna da parte di Presidente e Vice di alcuni doni in ricordo della nostra sezione, la felpa da allenamento e qualche prodotto pavese, sentiti omaggi per una lezione che ha lasciato davvero qualcosa nei presenti e ha dato stimolo a tutti gli associati, per cercare di portare un pezzetto di CAN A su tutti i nostri campi.